Cattivissimo Me 3

0

Sono passati sette lunghi anni dall’apparizione sul grande schermo di Gru e dei Minion, ma da allora il successo non è mai scemato e ora la saga, dopo due capitoli e uno spin-off, arriva al terzo capitolo per la gioia degli spettatori sempre più numerosi. Ormai i personaggi sono più che conosciuti e basandosi proprio su questo dato di fatto i registi Pierre Coffin, Kyle Balda e Eric Guillon innestano questa nuova avventura, ma lo fanno aggiungendo un po’ di follia, tipico della serie, e un po’ di gusto retrò.

Il super cattivo Gru ha ormai abbandonato la via del male per diventare un bravo papà e un bravo marito e proprio per la moglie Lucy, di nuovo doppiata da Arisa, è passato al bene diventando un perfetto agente dell’A.V.L., l’agenzia incaricata di catturare i malvagi. Tutto sembra procedere bene finchè sulla scena non compare un’ex bambino prodigio degli anni ’80: Balthazar Bratt, doppiato in Italia dalla new entry Paolo Ruffini. Gru viene licenziato dalla Lega e in più i fedeli Minions, votati come tutti sanno al male, si ribellano e lo abbandonano. Il mondo sembra crollargli sulla testa, ma improvvisamente all’orizzonte appare Dru, suo fratello gemello da cui è stato separato dalla nascita dall’ “Amorevole” e sempre presente in ogni film, madre. Riuscirà Gru a creare un legame con questo fratello di cui non sapeva l’esistenza e a risolvere i suoi guai?

Il ritmo resta costante e decisamente veloce grazie alle numerose scene d’azione, che salvano la pellicola dalla possibile noia che caratterizza i sequel, inoltre proprio questo elemento permette di trattare con leggerezza, ma con chiarezza, tematiche sociali come la responsabilità dei genitori ed anche se per poco il rapporto fra fratelli, il desiderio/impulso di lanciarsi all’avventura e ritornare ad essere un super malvagio e la responsabilità di essere adulto e padre. Sono binomi accennati con chiarezza, ma non approfonditi perché rovinerebbero lo spirito goliardico della saga dove i cattivi sono in realtà omaccioni dal cuore tenero o piccoli e simpatici omini gialli dal linguaggio incomprensibile.

Cattivissimo me 3” è un mix ben riuscito di sentimenti e azione, che lo rende adatto ai più piccoli così come agli adulti, ma ha anche degli elementi negativi dovuti alla poca necessità e desiderio da parte dei registi di osare temendo di uscire dai binari, le linee guida sono le stesse dei precedenti capitoli. A rendere particolare comunque questo terzo lavoro è l’idea di suddividere l’opera in tre filoni indipendenti che tendono a riallacciarsi fra loro e a ricongiungersi, da qui la possibilità di apprezzare la fantasia e la dolcezza delle figlie adottive di Gru, l’amore di Agnes per gli unicorni e le marachelle della piccola Edith. A tutto ciò si affiancano le avventure di Gru e Dru e infine le assurde avventure dei Minion che dopo aver abbandonato Gru, stanchi di essere buoni, finiscono in prigione, ma…

Un mix di colori, fantasia, azione, buoni sentimenti conferiscono all’opera un certo fascino sostenuto oltretutto da un’attenta scelta della colonna sonora per cui fra le varie musiche si ritrovano alcuni dei grandi classici degli anni ’80 da Michael Jackson a Madonna. Non mancano comunque le citazioni ad altri grandi classici del cinema e dell’animazione di quel periodo come “Yattaman”, “Lupin III” e soprattutto “Godzilla”.

Federica Di Bartolo

Condividi
Articolo precedenteNemo – Nessuno escluso su Rai 2
Prossimo articoloEmoji – Accendi le emozioni
Ho sempre amato andare alle mostre e il teatro, la passione per il cinema grazie alla televisione. Amavo le serie televisive americane come "Perry Mason", i diversi film tratti dai gialli di Agatha Christie, ma non posso dimenticare i film di Bud Spencer e Terence Hill. E' grazie alla televisione e al cinema che ho scoperto la magia dei libri, dai grandi classici al fantasy, dal giallo alla fantascienza...l'unica cosa che ancora non sono riuscita ad apprezzare veramente e che in genere evito è il genere horror...Quando mi è capitato di leggere o vedere al cinema qualcosa di horror le mie notti erano popolati da incubi. Sono laureata in Letteratura Italiana alla Sapienza di Roma e grazie ad un'amica conosciuta su un forum sono approdata al giornalismo e con fatica sono diventata pubblicista.

Nessun commento