Nicola Samorì in mostra a Pesaro

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Nicola Samorì Corpus Domini 2017

Al Centro Arti Visive Pescheria e nella Chiesa del Suffragio di Pesaro fino al i ottobre 2017 c’è una grande esposizione dell’artista Nicola Samorì dal titolo “La candela per far luce deve consumarsi” a cura di Marcello Smarrelli. E’ anche un dialogo del lavoro dell’artista con le immagini sacre.  

Nicola Samorì
Senza titolo 2017

 

Avere una mostra di arte contemporanea a Pesaro nell’estate è sempre un grande avvenimento sia per l’artista che per i tanti frequentatori delle varie manifestazioni. L’esposizione promossa da Comune di Pesaro con il Sistema Museo coinvolge l’Antica Pescheria e l’adiacente Chiesa del Suffragio proprio grazie al metodo di lavoro dell’artista emiliano, nato nel 1977.

 

 

Nicola Samorì
Diapason 2016-2017

 

 

Nicola Samorì ha preso spunto per le sue creazioni da un’opera praticamente semidistrutta dal bombardamento del 1944, Cristo e un manigoldo, di Giuseppe Maria Crespi della quale resta soltanto una parte molto graffiata che ha ispirato il maestro. Infatti Samorì crea togliendo il colore accuratamente dalla superficie dipinta quasi un raschiare quello che ritiene superfluo.

 

 

Nicola Samorì
Lieve legno 2017

 

Questo gli ha permesso di esporre i suoi oli su rame vicino a opere che l’artista ha trovato nei depositi della raccolte civiche bisognosi di restauro che dialogano con la sua arte, sia nei dipinti che nelle sculture. Nella Pescheria l’artista ha voluto indicare due linee  guida, una orizzontale e l’altra verticale, che rappresentano il mare e la natura.

 

 

 

Nicola Samorì
Senza titolo 2017

 

Infatti cinque sculture lignee alte tre metri sono posizionate parallelamente al colonnato contrapposte a antiche marine pesaresi messe a parete. Nella Chiesa del Suffragio adiacente alla Pescheria, l’edificio che anticamente era destinato a raccomandare a Dio le anime dei Purgatorio, l’artista l’ha considerato come “una vasca dei martiri” dove si aprono i sepolcri e si custodiscono i corpi, posizionando l’opera di Crespi e un Cristo deposto di Nicola Tafuri vicino ai suoi dipinti di cui uno si avvale della cornice seicentesca reperita nei depositi.

 

Nicola Samotì
Figura Greca 2017

Al centro svetta una sua scultura alta cinque metri quasi come un cero che mette in luce in suo lavoro. Quest’allestimento ripensato per il contemporaneo oltre al far rivivere il museo, consente al Samorì di sondare il rapporto tra natura e artificio che è rafforzata dalla scultura in marmo di Carrara posizionata nella Sala Bellini di Palazzo Mosca davanti alla tela di Giovanni Bellini, l’Incoronazione della Vergine, che è un capolavoro assoluto del Rinascimento. L’artista molto noto in Italia e all’Estero, dove spessissimo ha esposto, ha anche partecipato alla 56° Biennale veneziana e alla Quadriennale romana.

Anna Camia   

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