Incontro con Simona Patitucci a teatro

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La sera del 28 luglio, nell’ambito del Marconi Teatro Festival, va in scena l’originale spettacolo Noi Romane (Noantre), da un’idea di Simona Patitucci, testo e regia di Toni Fornari, un omaggio a Roma attraverso il sorridente tributo alle piccole e grandi protagoniste della storia della Città Eterna, dalla sua fondazione ai giorni nostri.

Simona Patitucci, nata al pubblico specialmente teatrale, per aver interpretato numerosi spettacoli di genere, come Le ragazze di Lisistrata, per la regia di Antonio Calenda, la versione tedesca del musical Cats. Con la “premiata dittaGarinei & Giovannini è stata fra le interpreti de I sette re di Roma di Luigi Magni, con Gigi Proietti, Foto di gruppo con gatto, con Gino Bramieri, Gianfranco Jannuzzo e Gli uomini sono tutti bambini con Gianfranco D’Angelo. Recentemente l’abbiamo vista anche nel kolossal per la regia di Gino Landi, Il Divo Nerone – Opera Rock e nell’ultima edizione di Aggiungi un posto a tavola.

Ora, già portato in scena in alcuni teatri italiani, Simona Patitucci ripropone questo spettacolo un po’ sui generis, Noi Romane (Noantre), per far conoscere alcune donne romane che compongono anche la toponomastica delle vie della Città Eterna. Visum l’ha intervistata.

Simona, parliamo di questo spettacolo alquanto sui generis

Noi Romane (Noantre) nasce da una mia idea, ma è anche un ideale omaggio a Gigi Magni, con il quale ho più volte lavorato, che aveva la capacità di raccontare le storie di Roma come se raccontasse le storie di casa sua. In questo spettacolo presenteremo 11 donne, una carrellata di personaggi femminili legati alla storia di Roma”.

Chi saranno queste donne?

Partiremo dalle origini, da Acca Larenzia, la famosa Lupa di Roma e, attraversando i secoli, arriveremo fino agli Anni ’50 con Elide, la sartina delle sorelle Fontana. E ancora, Donna Olimpia, Agrippina, Madama Lucrezia (l’unica statua parlante femminile che ce l’aveva tanto con Pasquino perché si parlava solo di lui), Giuditta Tavani Arquati, donne che qui a Roma sono conosciute solo per la toponomastica”.

 

In scena non sarà sola?

Condividono con me la scena Valentina Martino Ghiglia, Alberta Cipriani, Ilaria Nestovito, Noemi Sferlazza. E’ uno spettacolo brillante per sorridere, per commuoversi, passando una serata alla scoperta di un universo femminile, romano e storico”.

Giancarlo Leone

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