Nuovo percorso a Castel Sant’Angelo

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Castel Sant’Angelo rione Borgo

Il Polo Museale del Lazio per favorire il turismo ha messo a disposizione un nuovo percorso museale per Castel Sant’Angelo a Roma. E’ molto più lungo e mostra anche i luoghi preclusi fin’ora rendendo la visita ancor più interessante, Una speciale App permette di aver una spiegazione più che valida su Smarphone e Tablet. 

Castel Sant’Angelo
Sala delle colonne

Castel Sant’Angelo, ora grande percorso museale, è nato come Mausoleo dell’Imperatore Adriano nel II secolo, avendo nel tempo un diverso sviluppo con trasformazione da mausoleo impiegato fino al 403 d.C, a fortezza, e poi da carcere a dimora sotto Papa Urbano V Orsini nel 1363 che fece costruire il famoso Passetto che lo collega direttamente al Vaticano e anche la cappella dedicata a San Michele che dà il nome al castello. Poi divenne caserma e infine museo.

Castel Sant’Angelo
Sala Papa Pio III

E’ il monumento che per le visita turistiche occupa il quinto posto in Italia con un milione di biglietti d’ingresso emessi. Il Polo museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli ha inteso però far divenire questo monumento un viaggio attraverso la romanità. Infatti il nuovo percorso permette di visitare la cella sepolcrale di Adriano, facendo poi salire sulle mura per visitare la sala che immetteva agli appartamenti papali.

Castel Sant’Angelo
Veduta del Tevere dal castello

Il percorso prosegue con la visita alla prigione di Cagliostro arrivando alla terrazza dell’Angelo dove Puccini ha concepito che Tosca si gettasse nel Tevere che lambiva le mura, ora si sarebbe schiantata sul selciato. A Castel Sant’Angelo è stato girato alcuni anni fa il famoso film Tosca con il tenore Placido Domingo, non solo, ma ogni volta che quest’opera si rappresenta la terrazza con l’Angelo non manca nella scenografia.

 

Castel Sant’Angelo
Sala Cambellotti

Il turista può poi uscire per la prima volta attraverso il monumentale portale dell’edificio edificato dall’architetto senese Giovanni Sallustio Peruzzi figlio del più celebre Baldassarre. Questo percorso più lungo contempla anche le sale affrescate dal grande artista dell’Art Nouveau, Duilio Cambellotti, chiamato  quando il castello era caserma per decorare la Sala  dei Labari  che conservava le insegne militari dei reparti d’assalto come gli Arditi  che ebbero il compito nella Prima Guerra Mondiale di rompere i fronti stabilizzati; per questo Cambellotti decorò la sala con bandiere sabaude, papali, lombarde e con fregi di aquila che con gli artigli tengono ogni serie di armi.

Castel Sant’Angelo
Turisti in visita

A titolo gratuito il Castello mette a disposizione dei turisti ogni tipo di strumenti tra i quali i pannelli di base dei nuovi percorsi corredati da W1-F1 con una speciale App in 7 lingue scaricabile su Smartphone o Tablet. Nei vari punti del percorso una serie di strumenti tecnologici intercettano i dispositivi e propongono in automatico i contenuti vocali e multimediali.  Inoltre ci sarà il progetto di Castello segreto che con un itinerario esclusivo e personale specializzato a pagamento, permette di visitare il celebre Passetto, le Prigioni storiche, le Olearie, il cortile di Leone X, il locale del “forno” e la stufetta di Clemente VII sala da bagno del Papa dove le pareti sono affrescate da Raffaello. Per tutte le ulteriori informazioni 06  32810410 oppure www.art-city.it

Emilia Dodi

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