Solo per pochi giorni, il Teatro Golden di Roma con Chi mi manca sei tu ha voluto fare un omaggio al cantautore Rino Gaetano, irriverente e anticonformista, scomparso a soli 30 anni in una maledetta notte, quella del 2 giugno 1981, in un incidente stradale sulla via Nomentana a Roma e divenuto un artista di culto. Lo spettacolo, scritto e diretto da Toni Fornari, vede protagonisti Claudia Campagnola, che interpreta una fan del famoso cantante, e Marco Morandi che canta le più belle e significative canzoni dell’artista romano.

Solo per pochi giorni, il Teatro Golden di Roma con Chi mi manca sei tu ha voluto fare un omaggio al cantautore Rino Gaetano, irriverente e anticonformista, scomparso a soli 30 anni in una maledetta notte, quella del 2 giugno 1981, in un incidente stradale sulla via Nomentana a Roma e divenuto un artista di culto. Lo spettacolo, scritto e diretto da Toni Fornari, prende spunto da un verso di una canzone di Rino Gaetano, Ahi Maria (…..Da quando la pasta scotta non la mangio più. Ahi Maria chi manca sei tu….) e vede protagonisti Claudia Campagnola, che interpreta una fan del famoso cantante e Marco Morandi, che canta le più belle e significative canzoni dell’artista calabrese. Ed è proprio con Ahi Maria che inizia il ricordo su Rino Gaetano.

 

Il taglio che il regista e autore dà allo spettacolo è un delicato e consapevole viaggio malinconico e nostalgico, un omaggio rispettoso, mai stucchevole.

 

 

Rino Gaetano rifiutò ogni sorta di etichetta e, a differenza di numerosi suoi contemporanei, evitò di schierarsi politicamente. Nonostante questo, i suoi componimenti non mancavano di riferimenti e critiche alla classica politica italiana. Arrivò, come nel caso di Nuntereggae più, a fare nomi e cognomi di uomini politici del tempo e non solo e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo furono più volte segnati dalla censura. I brani del cantautore, dietro un’apparenza leggera e disimpegnata, contenevano al contrario denuncia sociale e critiche alla classe politica.

Il ricordo della narrazione in Chi mi manca sei tu, come dicevamo, è affidato a Claudia Campagnola, che, ben compenetrata nel suo ruolo, interpreta una fan, o meglio una groupie dell’epoca che compare e scompare tra una canzone e l’altra, magistralmente interpretate da Marco Morandi, che sembra veramente un novello Rino Gaetano (tra le più belle: Aida, Spendi spandi effendi, Sfiorivano le viole, Mio fratello è figlio unico, Ma il cielo è sempre più blu, Tu…forse non essenzialmente tu, Gianna, Berta filava) e la sua band, tre bravissimi musicisti, Giorgio Amendolara alle tastiere, Menotti Minervini al basso e Umberto Vitiello alla batteria e percussioni.

Brani, aneddoti, ricordi di vita, ma soprattutto la freschezza e la spontaneità di una ragazza che fa rivivere con affetto e tanta nostalgia quegli anni, introducendo e segnando i brani cantati dal vivo. Fino all’epilogo che pone fine alla brevissima esistenza di Rino Gaetano, l’incidente stradale del 2 giugno 1981 sulla Nomentana, stranamente anticipato e profetico in una canzone del1970, La ballata di Renzo, dove si narra la storia di un ragazzo che muore in circostanze simili a quelle del cantautore: Renzo viene investito da un’auto e morì dopo essere stato rifiutato da molti ospedali per mancanza di posti.

Nella canzone venivano citati tre degli ospedali che rifiutarono Gaetano proprio quella notte del 2 giugno 1981 per mancanza di letti: il Policlinico, il San Giovanni e il San Camillo.

 

Un bello spettacolo questo Chi mi manca sei tu: una semplice idea con un’attrice, un musicista, una band, niente scene, niente sofisticazioni, ma solo le canzoni di Rino Gaetano e i ricordi di una fan, dove emergono tante notizie dai brani e dalla vita del cantautore, considerato un’icona anche dai giovani di oggi. Da citare che, nel corso dello spettacolo, Marco Morandi ha cantato anche Io nuoto a farfalla, un brano inedito di Rino Gaetano, che lo stesso Morandi incise nel 2002, un tributo all’artista calabrese scomparso.

Giancarlo Leone       

Nessun commento