I vincitori del Festival del cinema di Istanbul

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Questi sei giorni qui al 36° Festival di Istanbul, oramai sempre più importante e ricco di lavori eccellenti e personaggi prestigiosi, sono volati velocemente e siamo ormai già ai premi consegnati venerdì 14 aprile nel grande salone della Soho House. Come sempre tanta attesa per i vincitori delle varie sezioni internazionali e nazionali per il Tulipano d’Oro, FACE Human Right in the cinema, Documentari nazionali e corti nazionali, l’award Seyfi Teoman per il miglior primo film e quello della Fipresci per il concorso Intenazionale, Nazionale e per i Corti Nazionali.

La giuria di questa 36° edizione ha laureato per la competizione internazionale, in cui correvano 13 film di 11 nazioni, The Ornithologist (O Ornitólogo) del regista portoghese João Pedro Rodrigues, una lucida follia già passata a Locarno2016, da cui non si può fare a meno di essere sedotti. Il Premio Speciale Della Giuria è andato invece a Summer 1993, diretto da Carla Simón.
Dei 12 i film in corsa per la Competizione Nazionale, di cui 10 in prima mondiale, la giuria capitanata dai famosi registi The Taylan Brothers, ha premiato 9 categorie, Miglior Film, miglior regista, Premio speciale della Giuria, miglior attrice, miglior attore, sceneggiatura, Direttore della fotografia, editing  e miglior colonna sonora.

Il Tulipano d’Oro è andato a Fikret Reyhan, autore di Yellow Heat, del regista che ha fatto incetta di premi, mentre la palma per il miglior regista è andata a Yeþim Ustaoðlu per il suo Clair Obscur.  
Il premio speciale della giuria è andato poi a Blue Silence di Bülent Öztürk, che porta a casa anche quello della sceneggiatura e quello per la miglior colonna sonora  firmata da Antoni Komasa-Lazarkiewicz, come anche il premio intitolato a Seyfi Teoman, per il miglior primo film.

Per i documentari nazionali in competizione, la palma è andata a Mother Derdo e The Walnut Tree diretto da  Serdar Önal, mentre la menzione speciale l’ha presa Blue del regista  Mehmet Sertan Ünver Migliore attrice Ecem Uzun, protagonista di Clair Obscurmentre Aytaç Uþun interprete di Yellow Heat si è aggiudicato  quello per miglior attore e sempre a Yellow Heat, è andato il riconoscimento per  la fotografia di Marton Miklauzic, come anche quello per il miglior montaggio a Ömer Günüvar & Fikret Reyhan.

 

 

Per i documentari nazionali in competizione, la palma è andata a Mother Derdo e The Walnut Tree diretto da Serdar Önal, mentre la menzione speciale l’ha presa Blue del regista Mehmet Sertan Ünver .
FACE, ovvero il Premio del Consiglio d’Europa per i film presentati nella sezione Human Rights in Cinema Competition, un’esclusiva dell’Istanbul Film Fest, http://film.iksv.org arrivata ormai al suo undicesimo anno, è andato a Félicité, di Alain Gomis, mentre la menzione speciale va al pluripremiato Blue Silence, di Bülent Öztürk.

 

La prestigiosa associazione dei critici internazionali Fipresci ha poi assegnato il premio per la competizione internazionale a In Between di Maysaloun Hamoud, a Something Useful di Pelin Esmer per la nazionale e, per i corti in competizione ad Hinterland di Sinan Kesova.
Appuntamento al 2018 per la trentasettesima edizione dell’Istanbul Film Festival.

Mariangiola Castrovilli

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