Intervista con Ermal Meta

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Al 67° Festival di Sanremo si è classificato al terzo posto dopo Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani con il brano Vietato morire. L’anno scorso si era aggiudicato il terzo posto fra le Nuove Proposte. Visum ha intervistato Ermal Meta.

 

Al 67° Festival di Sanremo si è classificato al terzo posto dopo Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani con il brano Vietato morire. L’anno scorso si era aggiudicato il terzo posto fra le Nuove Proposte, con il brano Odio le favole. Stiamo parlando di Ermal Meta, artista, autore, produttore, polistrumentista e cantante che dal 2012 ha intrapreso una carriera da solista e di autore: ha scritto canzoni per Marco Mengoni, Emma Marrone, Francesco Renga, Chiara, Patty Pravo.

Quest’anno era fra i 22 Big della kermesse canora, con, per l’appunto, Vietato morire, una canzone che descrive con “delicatezza” la violenza sulle donne come sui bambini, senza retorica e lacrime. Visum ha intervistato il cantante.
Ermal, l’anno scorso era fra le Nuove Proposte, quest’anno fra i Big. Ha sentito la differenza sostanziale?
Sono salito sul palco con lo stesso spirito dello scorso anno, che poi è quello della condivisione. Ho solo fatto più interviste ed ho avuto più attenzione mediatica”.

Quale emozione ha provato quando ha saputo che la sua canzone era stata scelta per partecipare al Festival?
Ero in studio, stavo registrando e l’ho scoperto guardando la televisione. Sono rimasto sbigottito, non me l’aspettavo, anche se ovviamente ci speravo tanto. Sono contentissimo che Carlo Conti mi abbia voluto dare un’altra grande occasione”.

 

 

Perché per il Festival di Sanremo ha scelto proprio questo particolare brano, Vietato morire?
Avevo voglia di condividere un abbraccio universale. La canzone non parla di violenza domestica o di un passato difficile, ma di disobbedienza alla violenza. Bisogna imparare a disobbedire a ciò che mette a repentaglio la propria felicità e la propria serenità, è questo il messaggio importante”.

 

 

Il suo passato ha condizionato la scelta del brano?
Il passato è un ottino strumento per modificare il presente e il futuro. Al di là del passato che ci interessa poco, bisogna usare quello che si ha nel proprio bagagliaio della vita”.

 

 

 

 

Vietato morire è anche il titolo del suo nuovo album. E’ vero?
Vietato morire rispecchia pienamente la mia multi-facciale proprietà musicale, a me non piace fare confusione di genere. Le canzoni di questo album sembrano scritte tutte da persone differenti. E’ un doppio cd in vendita –sottolinea – al prezzo di un album singolo, e contiene anche Umano; i brani che lo compongono sono 18, di cui 9 inediti. Ad arricchire l’album due importanti collaborazioni: Elisa in Piccola anima e Luca Vicini dei Subsonica ne La vita migliore”.

Giancarlo Leone

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