A tu per tu con Cinzia Leone in Disorient Express

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Le notizie e le loro contraddizioni: un mondo infinito che ci confonde, ci disorienta, da farci sentire come un treno con le rotelle, dove i binari hanno lo scopo di compiere il tragitto senza sapere la meta di destinazione.
Cinzia Leone racconta con maestria il corto circuito mediatico di questi tempi. Visum l’ha intervistata.

Le confusioni virtuali e tecnologiche sono raccontate in modo comico e grottesco da Cinzia Leone, nello spettacolo che la vede protagonista, da lei stessa scritto con Fabio Mureddu, Disorient Express, in scena dall’8 al 19 febbraio al Salone Margherita. Con l’attrice sul palco l’attore Francesco La Mantia. Visum l’ha incontrata.

Cinzia, parliamo di questo spettacolo che allude al famoso treno Orient Express
L’allusione al treno c’è, ma non è un treno che non sa dove andare, piuttosto è un treno disorientato. Lo spettacolo racconta la confusione generata da una forma di democrazia virtuale e virale alla quale non eravamo preparati: milioni di persone che, improvvisamente, grazie alle tantissime opportunità di espressione offerte dalla tecnologia, parlano, esprimono opinioni e aggiungono informazioni. Il risultato è che si viene a creare un agglomerato di contraddizioni che finisce per disorientarci”.

La tecnologia, allora, confonde invece di semplificare?
Non è la tecnologia a confondere, è la vita che confonde perché è confusa. Internet è stato l’unico mezzo di comunicazione che ha avuto la capacità di dimostrarci che la realtà non è semplice, è complicata e la diventa ancora di più nel momento in cui 7 miliardi di persone hanno l’opportunità di esprimere il proprio pensiero. E’ chiaro che 7 miliardi di persone che parlano esprimeranno pensieri diversi l’uno dall’altro. E’ sempre più difficile decodificare la realtà, tra la politica della narrazione che può avere delle balle infinite e una realtà democratica. Forse bisognava prepararci alla democrazia perché non siamo pronti, cerchiamo ancora troppi nemici, ma la democrazia non ha a che fare con questo. Noi cerchiamo i nemici”.

Perché?
Perché per natura non sono democratici, sono autoaffermativi. E vale la pena imparare ad essere democratici per non distruggere tutto, ma essere costruttivi.
Per esempio, la parola condivisione può aiutarci?
Certo che può aiutarci, se ne rispettiamo il significato. Internet la parola ‘condivisione’ l’ha piazzata un po’ da tutte le parti e un po’ di confusione ha rischiato di generarla. Io per esempio su Facebook ho condiviso il mutuo… Ma poi la rata me la sono pagata io”.

Lei ha un social, le dà soddisfazioni?
Il mio social è un luogo abbastanza frequentato, lo ritengo civile ed educato. Sono molto orgogliosa del mio spazio sul web, ho due profili e una pagina che vanno molto bene, nelle quali affronto con molta serenità e leggerezza tutte le problematiche, le cose divertenti che mi vengono in mente. Non parlo di politica perché mi sembra ridicolo aumentare la finzione”.

E’ da molto che manca in televisione. Le piacerebbe tornare?
Io sono fuori dalla Tv da tempo e questo mi permette di salvaguardare la qualità della carriera. Tornerei in Tv se avessi la possibilità di gestire uno spazio mio, ma al momento nulla si palesa all’orizzonte”.
Progetti futuri?
Continuerò a fare i miei spettacoli essendo libera di portare i temi che voglio affrontare nel modo in cui li voglio trattare. Ho il pubblico che mi segue e al quale dico grazie infinitamente e per il quale nutro gratitudine e con il quale abbiamo fatto un percorso comune. Il mio progetto è continuare ad essere libera”.

Giancarlo Leone

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